Le origini della Domenica delle Palme

Le origini della Domenica delle Palme

Sapete perché si celebra e quali sono le sue origini? Come mai si usano i rami di palma e i ramoscelli di ulivo?

Indaghiamo un po’ l’origine di questa festività e il significato di “Figlio di David”.

Con la festa della domenica delle palme si ricorda l’ingresso trionfale di Gesù a Gerusalemme accolto dalla folla che «prese dei rami di palme, uscì a incontrarlo e gridava: Osanna! Benedetto colui che viene nel nome del Signore, il re di Israele» (Giovanni 12,12).

Gesù compie il suo ingresso a Gerusalemme in perfetta armonia con la profezia annunziata dal profeta Zaccaria (9, 9): «Esulta figlia di Gerusalemme! Ecco il tuo re viene a te; egli è giusto e vittorioso, umile, in groppa a un asino, sopra un puledro, il piccolo dell’asina».

Dal Vangelo di Luca 19,29 sappiamo che Gesù ha mandato due discepoli a prendere l’asinello, e all’approssimarsi alla città i suoi discepoli stendevano i loro mantelli sulla via. Sembra un piano dettagliato per realizzare la profezia di Zaccaria, per essere riconosciuto come il Messia.

La parola greca per Messia (mashiach in ebraico) è Christos, il termine, sia in greco che in ebraico significa “unto” e si riferisce al rituale della sacra unzione di un re. David, quando fu unto e consacrato re come narrato nell’Antico Testamento, divenne un “Messia” o un “Cristo”. In origine dunque era considerato un termine di natura politica, riferito a un re consacrato che sarebbe stato anche liberatore del popolo di Israele. Solo più tardi la designazione “Gesù il Cristo” divenne il nome proprio “Gesù Cristo”.

È interessante dunque notare che Gesù entra a Gerusalemme osannato come nuovo re di Israele, in quanto figlio di David, discendente diretto di David attraverso Giuseppe (Matteo, 1), entra però in groppa a un asino, in segno di umiltà e mitezza. La cavalcatura dei re, solitamente guerrieri, era infatti il cavallo. Gesù si ricollega alla Radix Davidis e in questo mostra che il suo è un regno di pace.

In Italia i rami di palma sono stati sostituiti con i ramoscelli di ulivo, facilmente reperibili e simbolo di pace. Da un punto di vista simbolico la palma (phoinix in greco) aveva il significato di gloria e vittoria nella Palestina romanizzata del I secolo. A livello metaforico quindi il messaggio “politico” di un re sacro giunto per liberare il popolo, viene sostituito con un messaggio trasversale di pace e fraternità.

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